jeudi, 22 décembre 2011
Il ciclo dell’anno e l’avvento del solstizio d’inverno
Il ciclo dell’anno e l’avvento del solstizio d’inverno
I.
Il ciclo dell’anno dalla primavera al culmine dell’estate
Dopo la morte invernale della vegetazione, a primavera la Vita Universale risorge.
A Primavera una forza ascensionale pervade tutta la Natura:
la linfa vitale dalle radici sotterranee ha cominciato a circolare e a creare nuova vita verso l’alto,
dalla terra è spuntata nuova erba, i fiori si sono schiusi al Sole e si sono innalzati, gli alberi crescono, i rami si protendono: le foglie sopra i rami, i fiori sopra le foglie, i frutti sopra tutto.
Le forze tendono verso l’alto, verso la rinascita.
21 Marzo il Sole entra nell’Ariete. La forza di fuoco, che con slancio in avanti, produce una nuova messe primaverile.
A primavera, la Celebrazione del Dio che muore e risorge (Morte e resurrezione di Adone, di Attis, di Dioniso, di Baldur).
21 Aprile: il Sole entra nel Toro. La potenza della natura feconda.
Nei mesi successivi, la celebrazione dell’Ascensione: il Sole si innalza altissimo e rischiara il mondo (vedi anche l’interpretazione di Giuliano Augusto del solstizio d’estate: il Sole che quasi esorbita verso l’eccelso).
La Pentecoste: le fiamme dello Spirito di Fuoco che accende l’Aura degli uomini.
21 Luglio. Il Sole entra nella costellazione del Leone. Il Solleone dell’Estate.
L’Assunzione: innalzamento della Madre a Regina dei Cieli.
II.
Dalla caduta delle foglie alla neve d’inverno
Per tutta la Primavera la Natura è fiorita, si è ramificata, si è ricoperta di foglie, si è ramificata.
Per tutta l’Estate la Natura ha fruttificato. I frutti sono spuntati sui rami. Sono maturati al calore del Sole. Al termine dell’Estate gli alberi offrono all’uomo i frutti più dolci, più succosi, quelli che più a lungo sono maturati al Calore del Sole.
Al termine dell’Estate la Terra si è impregnata di tutto il calore e il calore ha arso i frutti sugli alberi.
Un processo di combustione cosmica ha avvolto i frutti, ma anche gli animali e l’uomo, rendendo questo ultimo risplendente di luce astrale.
A conclusione di ogni combustione: la cenere.
La cenere cade dalla fiamma che arde e dalla materia della combustione.
La cenere cade a terra, estinguendo ogni vitalità.
In Autunno le forze in atto sono le forze discendenti.
I frutti maturi già pendono dagli alberi appesantiti dalla gravità.
Poi le foglie ingialliscono e cadono verso il basso.
Gli insetti smettono di ronzare, di volteggiare, quasi abbattuti a terra.
Cade la pioggia.
E cade la cenere del mondo, arsa dal processo di combustione dell’estate.
La coscienza umana all’approssimarsi dell’autunno avverte il senso della caducità dei fenomeni terreni.
Samsara, impermanenza.
15 settembre, Festa dell’Addolorata. Maria il cui cuore è raffigurato come trafitto da sette spade: i sette dolori. Naturalisticamente interpretati come i sette faticosi mesi freddi-invernali. Ma il Dolore della Madre è più arcaicamente il dolore di Demetra, che cerca sua figlia Kore rapita dal Dio degli Inferi e trasportata nel mondo sotterraneo, esattamente come sulla soglia di settembre la vita vegetativa della natura è rapita, sequestrata, sottratta alla luce del giorno e ricondotta al mondo degli Inferi, lungo la via discendente indicata dalle radici degli alberi.
La coscienza stessa dell’uomo avverte il senso della caducità della vita umana: è la cosiddetta malinconia dell’autunno, che si ricollega facilmente alla malinconia della vecchiaia.
E tuttavia la coscienza deve reagire a questo sentimento elementare, deve aver chiaro il fatto che laddove la Natura appassisce e decade, in quello stesso momento lo Spirito si innalza e si fortifica.
Quando le foglie in autunno cadono e l’aria diventa più fresca, proprio allora il pensiero si rischiara e la volontà si corrobora.
Il 29 settembre la Festa dell’Arcangelo guerriero. L’Arcangelo che con la sua spada di ferro abbatte le schiere degli angeli traditori e li respinge nelle profondità della terra.
La forza del Ferro di Michele, in autunno discende dall’alto verso il basso, dal cielo verso la terra per orientare le volontà degli uomini che agiscono in armonia col Divino.
La Cenere: simbolo di ciò che cade dopo essersi innalzato verso l’alto, di ciò che per il fatto stesso di esser nato sulla terra è destinato alla morte.
Il manto di neve che in inverno ricopre la Terra, le conferisce un candore immacolato.
La Terra acquista la purezza di una donna che sta per diventare Madre, che sta per partorire il Figlio.
La Terra sta per generare il Fanciullo Solare e nello stesso tempo è purissima, ora è scevra da ogni sensualità: è Vergine e Madre.
V Ecloga di Virgilio.
La Neve è candida come la Luna: la Terra si ricopre di forze lunari, di forze che appartengono all’ambito della generazione, all’ambito di ciò che produce nuova nascita.
Il Solstizio d’Inverno è festa di Natale. Nasce il Sole Fanciullo, il nuovo Sole di Giustizia.
La lastra di ghiaccio, di purissima neve crea sulla Terra un immenso specchio che attira i raggi solari e li riflette.
La Luce Solare viene riflessa dalla Terra e si incarna in essa.
Il periodo invernale è anche il periodo del forte pensiero.
Infatti la mente è lunare e riflette la Luce delle Idee. Come la Terra ricoperta di neve che riflette la Luce del Sole.
La mente concepisce il Pensiero, esattamente come la Madre concepisce il Figlio/Logos Universale.
L’immagine della Madre: purissima, lunare, coronata di dodici stelle.
L’immagine del Figlio Divino: essere solare irradiante luce, con la corona radiata solare sul capo.
III.
Le feste del calendario sacro
L’immagine gradualmente sorge nel passaggio dall’autunno all’inverno, attraverso le date che scandiscono il calendario sacro.
21 Agosto, il Sole entra nella costellazione della Vergine. Cessa il Solleone, l’Estate più ardente gradualmente si ritrae, ma nello stesso tempo maturano i frutti più dolci. Ermeticamente la bilancia regge la regione dello stomaco, dove avviene il metabolismo (nella pancia della donna, si custodisce anche il frutto di una nuova nascita).
8 Settembre. Nel bel mezzo del periodo di congiunzione tra Sole e Vergine si celebra la festa della Natività della Vergine. La natura a questo punto si spoglia della sua sensualità, diventa più casta. Le foglie cadono e si rafforza il sentimento dello Spirito Eterno che si innalza al di sopra del ciclo delle stagioni.
21/29 settembre: equinozio d’autunno e festa di San Michele Arcangelo. Il Ferro siderale che respinge lo Zolfo estivo. La spada dell’arcangelo solare respinge le forze oscure legate alla incoscienza e dunque alla ottusa materia, a ciò che tende al tradimento dello Spirito.
Il Sole entra nella Bilancia: le due coppe del giorno e della notte si bilanciano perfettamente nel giorno dell’equinozio. Questo equilibrio tra luce e oscurità, diventa anche equilibrio psicologico, impulso alla calma dell’anima, al senso di giustizia (Bilancia = Giustizia) e di armonia. L’Arcangelo che nella mano destra ha la spada, nella sinistra ha la bilancia. Ermeticamente la Bilancia regge la regione dei fianchi che si bilanciano continuamente nel movimento del corpo.
21 ottobre: il Sole entra in Scorpione. Lo Scorpione segno freddo e liquido. Esso rimanda alla morte. Il pungiglione che colpisce a morte (ma il pensiero va anche alla Forza Divina che vince la morte: “O morte, dove è il tuo pungiglione?”). Sotto il segno dello Scorpione un ciclo di vegetazione definitivamente muore: la natura vecchia va “al macero” così come le foglie ingiallite e cadute a terra marciscono una volta che sono inzuppate di acqua. Ma il momento estremo della morte è anche quello in cui si prepara la ri-generazione: si pongono nella terra feconda i semi di nuove nascite. In questo momento gli uomini si avvicinano alla regione dei Morti. Ermeticamente lo Scorpione regge la regione dei genitali.
30 ottobre/2 novembre: il Samain celtico, perpetuato nella attuale festa dei Santi e dei Morti. La morte della natura vegetante ci ricollega spontaneamente al mondo dei Morti, il ritrarsi della vita nelle radici sotterranee spontaneamente ci riconduce al Regno di Plutone, all’Ade. Che però è anche il Regno dell’Occulto, dunque di conoscenze invisibili e di ricchezze nascoste. In questi giorni è fortissima la comunione tra i Vivi e i Morti.
Il 21 di Novembre il Sole entra in Sagittario. Segno di Fuoco, legato al forte Volere. Ermeticamente il Sagittario governa la regione delle cosce che spingono la mobilità dell’uomo.
Alla fine di Novembre l’Avvento del Sole Invitto si percepisce sempre più forte. Nel buio precoce che avvolge il giorno, si rafforza il sentimento del mistico Sole dell’Interiorità: Luce che splende nelle Tenebre, Sole che nasce a Mezzanotte. La ruota del mese, con i suoi quattro assi rotola verso la più sacre delle feste: il Solstizio d’Inverno, Natale del Sole Invincibile.
Due festività consacrate a figure femminili precedono l’evento:
8 Dicembre: festa dell’Immacolata (“Anahita”, l’Immacolata presso i Persiani). La Terra si ricopre del manto di neve, ogni sensualità si spegne, il pensiero si illumina nella interiorità. L’Astrale si predispone a generare l’Io, libero da ogni impulso animale. L’Anima Mundi si prepara a sciogliere la nascita dello Spirito Solare.
13 Dicembre: festa di Santa Lucia. Presso gli Svedesi è la festa della Luce. Si accendono nelle case le lampade. Una luce flebile ma inestinguibile illumina le giornate quasi completamente avvolte nelle Tenebre esteriori.
La Triade di Donne Divine nella Divina Commedia di Dante: Maria – Lucia – Beatrice.
Le forze cosmiche discendenti che caratterizzano l’Autunno e i mesi d’Inverno puntano alla incarnazione nel grembo della Madre del Fanciullo Divino (Dios-Nysos): il nuovo Sole.
Al Solstizio d’Inverno la nascita del Sole Fanciullo avviene nella Caverna del Mondo.
Dalla caverna del mondo si irradia il Fanciullo Solare.
17:48 Publié dans Terres d'Europe, Traditions | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : solstice, fêtes solsticiales, solstice d'hiver, fêtes, paganisme, traditions, traditonalisme, traditioons d'europe, culte solaire | | del.icio.us | | Digg | Facebook
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